top of page

E se non fosse tutta colpa della preadolescenza?

Ci sono giorni – o intere fasi – in cui sembra che niente funzioni.Tuo figlio risponde male, è sempre nervoso, ti sfugge tra le dita.Tu ti senti esausta, irritabile, distante da quella madre che vorresti essere.

È facile pensare: “È la preadolescenza.”

E in parte è vero.Questa fase è spesso turbolenta, confusa, faticosa.Ma… e se non fosse tutta colpa della preadolescenza?


Molti genitori arrivano da me con questa sensazione:che tutto giri intorno ai figli,che loro siano il problema,che loro siano la fonte della fatica.

Eppure, scavando appena sotto la superficie, emerge qualcosa di più ampio.Un senso di scontentezza diffusa.Come se ogni cosa nella propria vita – il lavoro, le relazioni, il tempo per sé – fosse diventata stretta, confusa, poco nutriente.

Ma anziché guardare lì, si riversa tutto nel rapporto con i figli.Come se fosse l’unico nodo da sciogliere.E invece è solo la punta dell’iceberg.


Nella nuova puntata del podcast Adolescenza Consapevole, ne ho parlato con Francesca Deane, mamma di tre figli, health & high-performance coach.



mamma e pradolescente
preadolescenzaU

1. Un nuovo spazio che si apre

Quando un figlio entra in preadolescenza, cambia tutto. Non solo per lui, ma anche per noi.

Se fino a ieri era tutto bisogno, presenza costante, braccia che accolgono e domande da anticipare, oggi tuo figlio comincia a reclamare spazio. A staccarsi. A provare a dire “io”.

Ed è proprio in quel movimento, così naturale e così faticoso insieme, che accade qualcosa di nuovo anche per te: si libera spazio.

Un vuoto che all’inizio può sembrare scomodo.

Come una stanza che non conosci, in cui sei stata improvvisamente invitata a entrare.


2. Il blocco del foglio bianco

A volte questo spazio viene vissuto come una possibilità, altre volte come un blocco. Come il famoso “blocco dello scrittore”. Hai un foglio bianco davanti a te, la possibilità di riscrivere chi sei… e non sai da dove cominciare. O peggio: ti sembra di non avere nulla da scrivere.


Ed è lì che molti genitori – soprattutto madri – si sentono persi. Come se tutto fosse ruotato per così tanto tempo intorno ai figli, da aver dimenticato come si fa a parlare di sé, a desiderare per sé, a scegliersi per sé.

Ma è proprio in questo momento che possiamo scegliere di riscriverci. Perché la preadolescenza dei nostri figli è anche una nuova adolescenza per noi: un tempo per mettere in discussione, riscoprire, esplorare e ridefinire.


3. Una fase di ridefinizione, per tutti

Loro crescono. E anche noi.

Loro cercano una voce propria, e anche noi possiamo farlo.

Loro sbagliano, inciampano, esplorano. E anche noi possiamo – anzi, dobbiamo – concederci lo stesso diritto.

Perché se è vero che accompagniamo i nostri figli con lo sguardo e la presenza, è altrettanto vero che il nostro esempio vale più di mille parole. E quale messaggio più potente possiamo dare a un figlio che cresce, se non quello che ci si può evolvere, a qualsiasi età?


4. Le scuse che nascondono le paure

Eppure, in questo spazio nuovo, spesso la paura prende il sopravvento. Francesca è molto chiara in questo: è l'autosabotaggio.

Non la nominiamo così, certo. La mascheriamo. La chiamiamo “mancanza di tempo”, “non è il momento giusto”, “non ho i soldi”, “la crescita personale non funziona”, “non sono io il problema, è mio figlio”.

Ma la verità è che cambiare spaventa. È più semplice continuare con il pilota automatico, fare quello che si è sempre fatto, restare dove tutto è conosciuto, anche se stretto.

Riconoscere che qualcosa in noi ha bisogno di essere ascoltato, esplorato, trasformato… richiede coraggio. Ma è proprio lì che inizia la libertà.


5. Cosa insegniamo ai nostri figli quando scegliamo di evolvere

I nostri figli non ci chiedono di essere perfetti. Ma hanno bisogno di adulti autentici. Adulti che si mettono in discussione. Che non si nascondono dietro il ruolo, ma che si danno il permesso di crescere, cambiare, sbagliare, scegliere di nuovo.

La preadolescenza è un’occasione anche per noi. Per scrivere un nuovo capitolo. Per scegliere chi vogliamo diventare ora, in questa nuova fase. Per essere, ancora una volta, un esempio. Ma un esempio vivo, in cammino, reale.


6. Vuoi cominciare da te? Ti presento Fioritura

Se ti sei riconosciuta in queste parole, se senti che è arrivato il momento di occuparti di te, senza sensi di colpa, con consapevolezza e con coraggio…

A maggio riaprono le candidature per Fioritura, il mio percorso di crescita personale dedicato ai genitori di figli preadolescenti.

Un cammino per ritrovare presenza, centratura, energia. Per riscrivere chi sei oggi, e costruire una relazione più profonda con te stessa e con tuo figlio.

Accompagnerò solo 4 nuovi genitori. Se vuoi candidarti o saperne di più, scrivimi. Ti risponderò personalmente.


Vuoi lavorare con me?

Con il progetto "Adolescenza Consapevole" aiuto mamme e papà di ragazzi in preadolescenza a costruire legami profondi che si basano sul reciproco rispetto, fiducia e cooperazione. Lo faccio attraverso percorsi strutturati di parent coaching e percorsi di gruppo o workshop.


Se desideri parlarmi della tua situazione e capire se posso aiutarti, prenota la chiamata conoscitiva gratuita.


Ti aspetto!

Giada





Comments


bottom of page