Adolescenza e preadolescenza: 4 falsi miti che devi smettere di credere
- Giada Vettorato

- 18 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Fin dai primi studi scientifici, all’inizio del Novecento, l’adolescenza è stata descritta quasi sempre come un’età difficile: ribellione, umore instabile, comportamenti a rischio, distanza dai genitori. Il cinema e i media hanno amplificato questa immagine, creando una narrazione collettiva che ancora oggi condiziona profondamente il modo in cui guardiamo i nostri figli.
Ma le cose stanno davvero così? Le ricerche più recenti ci dicono di no: la preadolescenza e l’adolescenza non sono solo “età problematiche”, bensì fasi di enorme crescita, creatività e adattamento.
E allora, se cambiare prospettiva può cambiare anche la relazione con i tuoi figli, proviamo insieme a sfatare 4 falsi miti che continuano a influenzare il nostro modo di pensare.

Mito n.1 – È tutta colpa delle tempeste ormonali
Quante volte hai sentito dire che “è solo una questione di ormoni”? Certo, gli ormoni hanno un ruolo, ma non spiegano tutto. Oggi, grazie alle neuroscienze, sappiamo che in questa fase il cervello dell’adolescente sta attraversando una vera e propria riorganizzazione: si rafforzano le connessioni, si sviluppano aree legate alle emozioni, alle decisioni e alla relazione con gli altri.
In altre parole, tuo figlio o tua figlia non è “fuori controllo”: sta solo imparando a conoscersi dentro un cervello che si sta ancora costruendo.
Mito n.2 – Sono immaturi, irresponsabili e confusi
Se l’adolescenza fosse davvero solo un’età “difettosa”, l’evoluzione l’avrebbe eliminata. E invece no: l’impulsività, la ricerca di emozioni forti, il desiderio di appartenenza e la centralità del gruppo dei pari sono comportamenti funzionali alla crescita.
Questa fase serve proprio a sperimentare, a uscire dalla dipendenza familiare e a costruire una nuova identità. Quello che a te può sembrare disordine o confusione, in realtà è la palestra in cui tuo figlio allena coraggio, autonomia e senso di sé.
Mito n.3 – L’adolescenza è solo un periodo da sopportare
Molti genitori affrontano questa fase come un tunnel da attraversare in attesa che “passi”. Ma l’adolescenza non è un periodo da sopravvivere: è una straordinaria opportunità di relazione.
Il cervello di un adolescente ha una plasticità simile a quella di un neonato, il che significa che le esperienze di oggi lasceranno tracce profonde e durature. Ogni parola, ogni gesto, ogni modo in cui lo accompagni nelle sfide quotidiane contribuisce a costruire il suo modo di stare al mondo.
E anche se qualcosa nel passato non è andato come volevi, questa è una buona notizia: hai ancora la possibilità di creare nuove connessioni, nuovi ricordi, nuove basi di fiducia.
Mito n.4 – Devono diventare indipendenti a tutti i costi
L’autonomia non significa “farcela da soli”. Un adolescente che cresce senza sentirsi sostenuto può diventare indipendente, sì, ma a prezzo della connessione emotiva.
La vera autonomia nasce dentro una relazione sicura, dove l’adulto resta presente, disponibile e curioso. La separazione funziona solo se è accompagnata dal legame: è questo che permette a tuo figlio di sentirsi libero senza sentirsi solo.
Come cambiare sguardo per cambiare relazione
Molti dei conflitti che viviamo con i nostri figli non nascono dai loro comportamenti, ma da come li interpretiamo. Se guardi l’adolescenza come una fase di caos e ribellione, rischi di perdere di vista la sua bellezza. Ma se inizi a vedere le sue fragilità come passaggi evolutivi, il tuo sguardo cambierà e con esso cambierà anche la vostra relazione.
Ti lascio con una domanda di coaching:
👉 Quali preconcetti ti accorgi di avere quando pensi all’adolescenza?
E se provassi, per una settimana, a guardare tuo figlio con occhi nuovi, cercando la funzione positiva dietro ogni comportamento?
Perché solo riconoscendo il potenziale e la vitalità di questa fase potrai davvero costruire un legame profondo, basato su fiducia e rispetto reciproco.
Se questo articolo ti ha fatto riflettere, condividilo con altri genitori: potresti aiutare qualcuno a guardare con occhi nuovi le difficoltà dei propri figli.
E se vuoi continuare a lavorare su questi temi, unisciti al gruppo Telegram “Adolescenza Consapevole”, dove ogni settimana condivido strumenti, esercizi e spunti di coaching per crescere insieme ai nostri figli.
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