top of page

Guida per accompagnare i tuoi figli nella scelta della scuola superiore

(senza ansia né pressioni)


Se hai un figlio o una figlia in terza media, probabilmente in questo periodo stai vivendo un mix di emozioni: curiosità, orgoglio, ma anche una certa agitazione. Gli open day si moltiplicano, gli insegnanti danno consigli, i compagni di classe iniziano a confrontarsi, e tutto questo può facilmente trasformarsi in un vortice di ansie e aspettative.

Molti genitori si sentono divisi tra il desiderio di lasciare libertà di scelta e la paura che i figli “sbaglino strada”. “E se non si trovasse bene?” “E se scegliesse solo per seguire gli amici?” “E se sprecasse le sue capacità?”

Sono dubbi comprensibili. Ma la verità è che a 13 o 14 anni non si scelgono le passioni definitive, si scelgono le direzioni da esplorare. E questo può essere un bellissimo terreno di scoperta, se impariamo a viverlo con curiosità e fiducia.


La metafora del seme: cosa succede quando non vediamo nulla
illustrazione scuola superiore

Un nuovo modo di accompagnare i tuoi figli nell’orientamento


Orientare non significa “decidere al posto di”, ma aiutare a conoscersi. Il primo passo è spostare l’attenzione dal tipo di scuola (liceo, ragioneria, professionale...) al ragazzo o alla ragazza che deve frequentarla.


Cosa ama? Come impara? In che contesti si sente bene?


Quando i genitori riescono a esplorare queste domande insieme ai figli, il dialogo diventa più profondo e la scelta più consapevole.

Per facilitare questo processo, puoi provare un esercizio pratico che propongo spesso nei miei percorsi di coaching: l’esercizio dei quattro quadranti.


L’esercizio dei quattro quadranti

Prendi un foglio e disegna una croce in mezzo, così da ottenere quattro spazi uguali. In ogni quadrante scriverete qualcosa di diverso: è un modo semplice e concreto per fare chiarezza.


Quadrante 1 – Come funziona la mia mente


Ogni ragazzo ha un modo diverso di comprendere il mondo. Faccio riferimento alla teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, secondo la quale non esiste un solo tipo di intelligenza (quella “logico matematica”), ma almeno otto diverse forme di pensiero e apprendimento:

  • Logico-matematica → ragionare, risolvere problemi, capire relazioni causa-effetto.

  • Linguistica → usare le parole, scrivere, raccontare, leggere.

  • Visivo-spaziale → immaginare, disegnare, costruire, visualizzare forme.

  • Corporeo-cinestetica → imparare attraverso il movimento, il corpo, le mani.

  • Musicale → percepire suoni, ritmo, melodia, creare o interpretare musica.

  • Interpersonale → comprendere gli altri, creare relazioni, mediare.

  • Intrapersonale → conoscere se stessi, riflettere, capire le proprie emozioni.

  • Naturalistica → osservare la natura, prendersi cura di animali o piante.


Puoi osservare i tuoi figli e chiederti:

“Quando non ha i dispositivi elettronici, che cosa farebbe per molto tempo senza sentire fatica?” “Cosa lo fa entrare in uno stato di "flow" (ovvero di pieno coinvolgimento tale da non accorgersi che il tempo scorre)?”

Quadrante 2 – Cosa ho da dare al mondo


Qui provate a riflettere su che tipo di contributo tuo figlio o tua figlia vorrebbe portare nel mondo. Può sembrare una domanda precoce e difficile, ma è solo poco frequente (anche per noi adulti). Porci questa domanda può far nascere nei ragazzi intuizioni profonde. Chiedi:

“Cosa ti piacerebbe fare per rendere il mondo un posto un po’ migliore?” “Quando ti senti utile o soddisfatto?”

Le risposte, anche semplici, come “far ridere gli altri”, “aiutare chi si sente solo”, “creare qualcosa di bello”, contengono i semi di una vocazione o di una missione.


Quadrante 3 – In che modo mi piace imparare


Alcuni imparano leggendo, altri osservando, altri ancora facendo. Capire il proprio stile di apprendimento aiuta a scegliere ambienti scolastici coerenti.Puoi chiedere:

“Ti concentri meglio da solo o in gruppo?” “Ti piace ascoltare spiegazioni o preferisci sperimentare?”

Questo ci può aiutare a scremare le scelte perché se impara "facendo" troverà stimoli in un istituto tecnico o professionale, mentre chi ama ragionare e approfondire potrebbe sentirsi più a casa in un liceo.


Quadrante 4 – Dove si trova meglio


Parliamo di ambiente: eh si perché non è importante scegliere cosa studiare, ma dove studiare. Scuola in città o in un contesto più tranquillo? Classi numerose o gruppi piccoli? Spazi verdi o laboratori? Il benessere quotidiano influisce più di quanto si pensi sulla motivazione e sull’autostima. Quando un ragazz o una ragazza sente che l’ambiente “gli somiglia”, è più facile anche che si impegni.


Approfondimento: le intelligenze multiple di Gardner


La teoria di Gardner è uno strumento potente per aiutare i genitori a vedere i propri figli nella loro interezza. Non esistono ragazzi “più portati” o “meno intelligenti”: esistono diversi modi di esprimere talento. Riconoscere questo permette di uscire dai giudizi (“è bravo solo in matematica”, “non è portato per la scuola”) e aprire lo sguardo su tutto ciò che un figlio è.

Quando la scelta della scuola si fonda su questa consapevolezza, diventa un passo naturale nel proprio percorso di crescita.


Come trasformare la scelta in un’occasione di crescita condivisa

La scelta della scuola superiore non è solo una tappa nel percorso scolastico, ma può diventare un momento di dialogo familiare. Può diventare un’occasione per conoscersi meglio, per imparare a fidarsi e per costruire insieme la prossima fase della vita.

E ricorda: nessuna decisione è definitiva.

Ogni esperienza, anche quella meno adatta, insegna qualcosa di prezioso su di sé.Il vero obiettivo non è “scegliere bene”, ma imparare a scegliere.


Quando il foglio dei quadranti sarà completo, avrete parlato di sogni, di identità e di possibilità.

La serenità con cui accompagni i tuoi figli in questo momento è il primo passo per aiutarli a costruire fiducia nelle proprie scelte future.


Se questo articolo ti ha fatto riflettere, condividilo con altri genitori: potresti aiutare qualcuno a guardare con occhi nuovi la scelta della scuola superiore.


E se vuoi continuare a lavorare su questi temi, unisciti al gruppo Telegram “Adolescenza Consapevole”, dove ogni settimana condivido strumenti, esercizi e spunti di coaching per crescere insieme ai nostri figli.

Vuoi approfondire? Se vuoi approfondire questi temi, ascolta l’episodio 47 del mio podcast Adolescenza Consapevole, dedicato proprio a come accompagnare i nostri figli nella scelta della scuola superiore.

Lo trovi su tutte le principali piattaforme.. Puoi ascoltare la puntata qui


Un percorso di 90 giorni, fatto di una mail al giorno, che ti accompagna a ripercorrere la tua storia, riconoscere i modelli che hai ereditato e decidere chi vuoi essere come genitore.


Vuoi approfondire questi temi in un percorso trasformativo e individuale o di coppia?

l mio programma di coaching Fioritura.

Accompagno solo quattro famiglie per volta, per offrire cura, tempo e attenzione alla storia di ciascuno.

📞 Prenota una chiamata gratuita per capire se può essere il percorso giusto per te.

🌱 Cresciamo insieme, mentre loro crescono.


Commenti


bottom of page